martedì 21 luglio 2009

Prossima fermata: Shawarma Station

Un po' di anni fa, quando avevo voglia di mangiare un bel kebab (o döner, o shawarma), dovevo aspettare di rientrare in Germania, paese che si dice abbia dato i natali al panino così come lo conosciamo noi (i turchi di Berlin Kreuzberg). Da un po' di tempo a questa parte invece lo spiedo rotante è riuscito anche ad imporrsi nel panorama culinario italiano il quale, a causa della sua forte tradizione e grande varietà, è più ostico quando si tratta di dover accogliere gusti e pietanze estranee alla dieta mediterranea nostrana.

Ad ogni modo, che piaccia o non piaccia ai tradizionalisti italici, la quantità di kebabbari a Roma è esplosa ed è possibile trovarne uno quasi ad ogni angolo della città, spesso integrati nelle tradizionali pizzerie al taglio. Molti di noi hanno quindi un kebabbaro di riferimento, ritenuto, a torto o a ragione, "il migliore" della città", ma visto il quadro decisamente disorientante, noi della "sezione internazionale e multiculturale" di Magnaroma non vogliamo lasciar soli i nostri lettori e intendiamo fornire un'altra delle nostre solite indicazioni doc.

Trattasi di Shawarma Station, take away libanese in pieno centro nelle immediate vicinanze di Santa Maria Maggiore. Menù ricco e variegato che vede ovviamente la presenza del shawarma (nel piatto oppure arrotolato nella tradizionale piadina araba), degli falafel e del hummus, così come di tante altre cose (buone) di cui ignoriamo il nome, come per esempio uno spezzatino di fegato che non abbiamo ancora assaggiato, del riso speziato con mandorle, rotoli di foglie di vite ripiene nonché il classico pollo arrosto e patatine fritte.

Pietanze decisamente abbondanti e saporite e prezzi assolutamente accesibili e competitivi. Il locale è molto semplice: un lungo bancone all'ingresso, gestori molto cortesi e simpatici (se state in fila e siete fortunati vi offrono un falafel per ingannare l'attesa), clientela molto variopinta che vede la presenza di arabi vari, turisti americani e romani stanchi della solita pizzetta, e una volta superato l'ingresso si trova una sala con alcuni tavoli e posti a sedere.

Ah, se in queste serate calde d'estate pensate di rinfrescarvi accompagnando lo shawarma con una bella birra, attenzione: il locale è rigorosamente no alcohol! In alternativa optate per l'Ayran, la tradizionale bevanda allo yogurt. Inshallah!

Shawarma Station
Via Merulana 271 (S. Maria Maggiore)
Tel.: 06/4881216

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Il Cortile del Politecnico

Haloa a tutti dal giovane collaboratoe free-lance Gio'. Qualche tempo fa son andato a vedermi un film al Cinema Fandango e uscendo avevo una gran fame, anzi avevamo un gran fame, essendo con me la mia bella compagna bionda.

Vabbè famola più breve, se siete andati al cinema sapete che nel cortile c'è un piccolo ristorante/bistrò che l'estate mette i tavolini fuori, sennò come riferimento, stiamo parlando del quartiere Flaminio e della strada in cui c'è anche il ristorante Tiepolo, anche chiamato "La Patata" per la frequenza di questo piatto nei suoi piatti (.... oggi mi si deve seguire... ci siete?).

L'entrata è piuttosto nascosta, infatti si entra dal passo carrabile d'accesso al cortile, per poi accedere al cortile vero e proprio, in cui c'è una palestra, gli ufficio di fandango roma, il cinema e, sotto la frasca verde piccola, il nostro bistrot. In ogni caso eravamo 2, abbiam mangiato [fortuna che c'ho il suggeritore...] fiori di zucca ripieni al forno (così così), torta di scarola (buona) e polpettine al curry con riso e verdure (buona), una boccia d'acqua, un bicchiere di bianco, totale 31,5€.

Questo posto è carino, semplice, serve soprattutto piatti pronti che vengono riscaldati [tipo lasagne, pasta al forno, torte salate] ma anche preparati sul momento oltre a salumi e formaggi e può essere una valida alternativa alle poche offerte di quella zona, soprattutto quando, per esempio, si esce affamati dallo spettacolo all'Auditorium.

Bistrot Il Cortile Del Politecnico
Via G.B. Tiepolo 13/a (Flaminio)
Tel. 06.3224005

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lunedì 20 luglio 2009

Aggiornamenti e conferme

Ehilà, cari lettori, sotto la cappa afosa che incombe sulla Capitale, ma che non impedisce che all'una il Raccordo sia intasato (ma dove va la gggente?), stavolta c'è solo la forza di un rapido aggiornamento e alcune conferme.

Giovedì sera cena sotto la veranda da Roberto er Laziale, che nonostante il nome suoni quasi come un insulto (e nonostante che sul biglietto da visita ci sia scritto "Da Carlo"...) si conferma un'ottima trattoria, compreso il cameriere albanese che dice di essere marchigiano (e forse lo è) e che scherza con tutti e soprattutto con le ragazze (capirai, al tavolo c'era una spagnola e una calabrese!). Vabbè, in sostanza i primi sono strepitosi e abbondanti (carbonara, amatriciana, cacio&pepe, pesce), ottimi gli involtini tra i secondi di carne (fatti alla perfezione), ma dimenticabile la frittura di pesce poco croccante. Il conto sui 17 euri a testa, ci si può stare. Aggiornamento importante: il numero di telefono è 333.4108829 oppure 338.9934188, cancellate il vecchio numero fisso a cui ora risponde un rozzo individuo che s'è scocciato di dire sempre "no, non è la trattoria"... L'indirizzo come ovvio via dell'Acqua Bullicante 106, a fianco del distributore IP (non c'è insegna, ovvio).

Il sabato precedente pranzo familiare all'Osteria Fontana Candida, un posto decisamente da consigliare: prezzi equi (circa 30 euri cadauno), servizio attento, vini del territorio con ricarichi onestissimi, proprietario arrivato al tavolo che si è messo a parlare con noi, cucina elaborata ma non eccessiva e comunque sempre legata al territorio (per esempio, il risotto con le erbette coltivate nell'orto), carta dei caffè e dei té per completare il pasto... Promosso!

Qualche giorno fa il nostro collaboratore free-lance Giò è tornato alle Quattro Monete e ha descritto positivamente la sua esperienza marinara a Centocelle: antipasti cotti, lasagna di pesce, gnocchi con arancia e gamberi, linguine con gamberetti e pachino, frittura, pezzogna, 2 bocce di vino della casa, 2 tiramisù. Risultato? 30 euri precisi precisi a testa, e tutti contenti!

giovedì 9 luglio 2009

Cena da Mamma Angelina

Mamma Angelina, consigliato dal Gambero Rosso (35€ cadacranio vini esclusi, alto rapporto qualità prezzo) e... da MagnaRoma!

Eravamo in 2. Abbiamo bevuto acqua e un vino bianco (Pigato, 15€). Abbiamo mangiato, condividendo tutto: insalata di mare (buona), orecchiette vongole bottarga e cicoria di mare (molto buone) e gamberoni alla catalana -gamberoni bolliti con pomodori, carotine e cipolla rossa crudi- (Molto molto buoni) e due gelati semiartigianali (senza infamia e senza lode). Il servizio, benchè funzionale, forse potrebbe esser migliorato: 20 minuti di attesa prima dell'arrivo del primo cameriere, arrivo del secondo mentre mangiavamo il primo, vino versato senza esser assaggiato. Prezzo finale 66 euri, siam usciti contenti.

Eravamo all'interno, tipico interno "migliorato", con legno alle pareti, ma struttura da ristorante che "non se la tira" o quantomeno "non se la tirava". Commensali di tutti i tipi: dalla famiglia con nipoti rasta (pagava la nonnetta sprint) a coppie giovani in jeans, a 60enni con lei con gonna minitubino, abbronzatissima e labbra rifatte. Questo ci è piaciuto, il "mischiaggio" dei generi. Un posto in cui tornare, magari con qualche amico gourmet.

Mamma Angelina
Via Arrigo Boito, 65 (Quartiere Africano)
tel. 06.8608928

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